Dal 2008 LifeGate partecipa a un grande progetto Impatto Zero nell’isola del Madagascar: contribuisce alla creazione, allo sviluppo e alla tutela di nuove foreste in diverse aree del territorio malgascio, assegnando crediti di carbonio alle aziende che partecipano. Il Madagascar ha una delle più elevate biodiversità del pianeta, con un altissimo tasso di endemismo* (più dell’80%) dovuto alla sua posizione geografica e alle particolari caratteristiche ecologiche del suo territorio.
*Cosa significa endemismo?
L’endemismo è un termine usato in biologia per riferirsi alla distribuzione geografica o alla presenza di una specie che è limitata a una determinata area geografica, spesso ristretta e specifica. In altre parole, un organismo o una specie endemica non si trova altrove in natura, esiste solo in una regione geografica particolare. L’80% delle specie presenti In Madagascar esiste solo lì.
Cosa è già stato fatto: la riserva Ilena
Con il progetto Ilena sono stati piantati più di 115 ettari di terreno con piante autoctone provenienti dal vivaio costruito all’interno della riserva stessa.
L’intera realizzazione è stata merito di una collaborazione tra onlus, non solo ambientali, e il dipartimento locale del Ministero dell’Ambiente e delle Foreste malgascio. Solo insieme si sono compiute diverse iniziative di sviluppo e miglioramento del villaggio.
…e ancora:
- la ristrutturazione del lebbrosario
- l’ampliamento della strada di collegamento con la città
- l’estensione della rete elettrica
- la costruzione di una scuola con una mensa per i bambini
- la realizzazione di una piccola diga per garantire un costante approvvigionamento d’acqua al villaggio
- corsi di educazione ambientale e di formazione sulla riforestazione
- sessioni informative sulle tecniche agricole destinate alle famiglie locali.
Il progetto ha anche promosso corsi di prevenzione degli incendi boschivi per migliorare la difesa del territorio dalle calamità.
Il successo del progetto Ilena ha dimostrato il potenziale di collaborazione tra diverse organizzazioni, associazioni e la comunità locale, portando a risultati tangibili sia in termini sociali che di crescita demografica del villaggio.
News dalla riserva
Dall’ultimo sopralluogo nella riserva è stato confermato il successo della piantagione di specie autoctone, nonostante le sfide legate al terreno in pendenza e poco fertile. La prima parcella di terreno è stata completamente piantata, mentre parte del secondo appezzamento è in riqualificazione, con la crescita spontanea di vegetazione forestale.
Il piano di lavoro congiunto si basa su linee guida chiave, che comprende l’uso di specie autoctone, la partecipazione attiva dei partner malgasci, la protezione delle aree forestali, la formazione e la sorveglianza della comunità locale e i divieti di caccia e taglio degli alberi.
Grazie ai pascoli e alla produzione di carbone, gli alberi piantati stanno crescendo e consolidando la loro presenza: insieme alla vegetazione spontanea autoctona, stanno trasformando un’area prima degradata in un territorio verde e rigoglioso.Nel contesto del progetto inoltre, sono state realizzate attività di sviluppo rurale sia per i bambini che per gli adulti del villaggio.
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